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Chi è il farmacista?

Il farmacista è il professionista sanitario specialista del farmaco, che si occupa della preparazione, fabbricazione e del controllo dei medicinali, nonché della corretta dispensazione, della giusta posologia, aderenza alla terapia, effetti collaterali dei farmaci, compresi presidi medico-chirurgici ed alimenti destinati a fini medici speciali.

In Italia, la figura del farmacista, definito in antichità speziale o rizotomo e fino al XII secolo considerato un tutt’uno con la professione del medico, iniziò ad affermarsi dal XIII secolo come professionista autonomo grazie alla volontà dell’imperatore Federico II di Svevia. Quest’ultimo, sovrano colto ed illuminato del Regno di Sicilia, fondatore dell’Università di Napoli, promosse fortemente la cultura araba e stimolò gli studiosi ad occuparsi di matematica, scienze naturali ed alchimia.

Fu Federico II che separò e regolamentò l’esercizio della professione medica e quella dello speziale, definendone i rapporti e vietando loro ogni forma di associazione.

Il farmacista, per poter esercitare la professione, deve aver conseguito una laurea magistrale quinquennale a ciclo unico in Farmacia o in Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, aver superato l’esame di Stato per l’abilitazione alla professione ed essere iscritto ad un Ordine provinciale italiano.

Il farmacista rappresenta l’unica figura professionale autorizzata alla dispensazione del medicinale, atto sanitario a tutela della salute e dell’integrità psicofisica del paziente.

Caduceus

Il caduceo, simbolo degli ordini provinciali dei farmacisti d’Italia, è rappresentato da un bastone alato sul quale sono avvolti a spirale due serpenti. Emblema di pace e prosperità, è la rappresentazione fisica del bene e del male, forze tenute in equilibrio dalla bacchetta del dio greco Hermes.

Le ali simboleggiano il primato dell’intelligenza che si pone al di sopra della materia per poterla dominare attraverso la conoscenza.

Il caduceo, nell’ambito della professione del farmacista, può essere interpretato in questo modo: i due serpenti rappresentano uno la dose terapeutica, curativa e vitale, e l’altro la dose tossica, il veleno.

Il farmacista è rappresentato con il bastone alato, che si eleva sopra le parti in quanto conoscitore dell’una e dell’altra, che si frappone tra il farmaco ed il veleno in quanto consapevole del giusto dosaggio.